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Il sonno non è solo riposo

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“Un uomo può sopportare molto, finché può sopportare sé stesso. Può vivere senza speranza, senza amicizie, senza libri… senza musica… anche senza luce. Ma un uomo non può vivere senza dormire”
Axel Munthe – scrittore e psichiatra svedese

L’ insonnia è il disturbo più diffuso in tutto il mondo.

Circa il 10% della popolazione generale soffre di una forma di insonnia tale da richiedere un intervento terapeutico, si stima però che circa il 60% degli insonni non abbia mai parlato dei disturbi del sonno con il proprio medico.

Riconoscere e trattare l’insonnia è molto importante, in quanto il mancato riconoscimento e il mancato trattamento dell’insonnia determinano importanti ripercussioni mediche e sociali, riducendo significativamente le performance occupazionali del paziente e in generale riducendone la qualità della vita.

Conseguenze sulla salute

Sono molte le conseguenze che i disturbi del sonno possono avere sulla salute, per esempio i pazienti insonni hanno un aumentato rischio di sviluppo di malattie psichiatriche, più frequentemente di tipo depressivo.

Alcuni studi inoltre hanno documentato la mancata riduzione fisiologica dei valori pressori arteriosi sistemici, sistolici e diastolici, nei pazienti insonni cronici ancora normotesi.

Dormire meno di 5 ore per notte aumenta il rischio di ipertensione arteriosa. Si può aggiungere inoltre che i pazienti insonni hanno un maggior rischio di sviluppare obesità e diabete di tipo 2, per la mancata secrezione di leptina (ormone della sazietà) nelle ore notturne. Inoltre, studi dimostrano che i pazienti insonni riportano disturbi cognitivi, della memoria e dell’attenzione ma anche disturbi nell’ambito sociale e relazionale.

In occasione della giornata mondiale del sonno PIAM ricorda l’importanza di trattare i disturbi del sonno e assicurare una buona qualità del riposo.

Referenza: Guida pratica per la gestione dell’insonnia – C. Cricelli, F. Mazzoleni, F. Samani, G. Gigli, L. Parrino, F. Provini, M.G. Terzano