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Etica e Trasparenza

Etica e Trasparenza

Pubblicazione dei dati relativi ai rapporti tra imprese e medici: Trasparenza Responsabile
Dal 30 giugno saranno disponibili sul nostro sito i dati riferiti all’anno precedente relativi sia ai rapporti di collaborazione tra PIAM Farmaceutici e gli Operatori sanitari (HCPs) e le Organizzazioni Sanitarie (HCOs), sia alla Ricerca e Sviluppo (R&D).
Trasparenza assoluta con la pubblicazione di questi dati è la scelta che le imprese del farmaco hanno fatto con piena convinzione, adottando il Codice sulla disclosure di Farmindustria, in attuazione del Codice EFPIA (Federazione Europea delle Associazioni e delle Industrie Farmaceutiche).
La collaborazione, già da tempo molto ben regolata, tra imprese del farmaco e medici si articola in diversi ambiti di attività:

  • ricerca e sviluppo di nuovi farmaci attraverso gli studi clinici svolti negli ospedali, nelle università e nelle strutture sanitarie pubbliche e private;
  • consulenze scientifiche;
  • seminari e convegni scientifici, che offrono informazione e aggiornamento;
  • supporto ai congressi e corsi ECM (Educazione continua in medicina) organizzati da strutture pubbliche, università, società scientifiche e provider accreditati ECM.

Proprio lo scambio di conoscenze tra imprese e medici, con il loro patrimonio di sapere e di esperienze sul campo, permette di raccogliere informazioni utili al percorso di ricerca e sviluppo e, dunque, di poter avere a disposizione farmaci sempre più efficaci per i bisogni di salute dei pazienti.

Questi rapporti, oltre ad essere disciplinati da norme nazionali e internazionali, si fondano sul rispetto reciproco dei ruoli, in un quadro trasparente di regole deontologiche di Farmindustria, che prevedono controlli rigorosi effettuati secondo precisi iter istruttori da organismi terzi, presieduti da magistrati indicati dal Presidente della Corte di Cassazione.
Potete accedere ai dati – pubblicati nel pieno rispetto della normativa italiana sulla privacy – relativi ai singoli professionisti che hanno firmato il consenso e, in forma aggregata, a tutti gli altri.

Modello 231
Sempre attenta alle problematiche di carattere etico ed in linea coi suoi valori di base, PIAM ha deciso di dotarsi di un modello organizzativo che la aiuti a gestire ed organizzare tutte le sue attività in maniera trasparente ed allineata ai presupposti delineati dal decreto legislativo 231/2001.

Questo decreto stabilisce che, a certe condizioni, una Società possa essere punita per alcuni reati commessi dai propri manager, dipendenti e collaboratori; a detta Società possono essere applicate severe sanzioni pecuniarie e interdittive, che possono arrivare persino alla inibizione dell’attività.

Il decreto legislativo 231 prevede che ogni Società possa però adottare e far rispettare delle precise regole organizzative volte a prevenire ed evitare il compimento dei reati in oggetto, esimendosi così dalle responsabilità amministrative discendenti dai reati compiuti da un suo dipendente, collaboratore o manager: questo insieme di regole e strumenti di controllo è appunto chiamato Modello di gestione, organizzazione e controllo (cd. Modello 231).

Si comprende dunque come sia estremamente importante che tutti i destinatari conoscano e rispettino il contenuto del modello organizzativo; PIAM, attraverso una formazione capillare e continua del suo personale, si accerta che  tutti gli organi sociali, i dipendenti, i collaboratori autonomi e gli agenti, nello svolgimento della loro attività̀, rispettino le norme e le regole stabilite nel modello organizzativo e si attiva costantemente per diffondere capillarmente tra il suo personale una cultura fondata su etica, legalità e correttezza.

PIAM, ai sensi dell’art. 6 del medesimo decreto, ha anche costituito un Organismo di Vigilanza, dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, con il compito di vigilare sull’adeguatezza, sul funzionamento e sull’osservanza del modello stesso.